Un operatore che intenda vendere un’opzione americana (anche detto “writer”) può vedersi assegnare un esercizio in qualunque momento fino alla scadenza dell’opzione. Questo vuol dire dunque che il writer è soggetto a essere assegnato in qualunque momento dopo che abbia deciso di vendere l’opzione fino alla scadenza, oppure, fino a quando il writer non decida di chiudere la sua posizione riacquistandola per effettuare la chiusura. Un esercizio anticipato può avvenire quando il titolare di un’opzione, call o put, invoca il proprio diritto prima della scadenza. In quanto venditore dell’opzione, Lei non avrà la facoltà di controllo rispetto all’assegnazione e non è possibile sapere con esattezza quando questa potrà avvenire. Di norma, il rischio di assegnazione diventa maggiore in prossimità della scadenza. Tuttavia nel caso del trading di opzioni americane può comunque capitare che l’assegnazione avvenga in qualsiasi momento.
Opzione Put
Nella vendita di una opzione put, il venditore ha l’obbligo di acquistare il titolo sottostante o l’asset ad un prezzo determinato (prezzo d’esercizio) entro un determinato periodo di tempo (data di scadenza). Se il prezzo di esercizio dell’opzione è inferiore al prezzo corrente di mercato, il titolare dell’opzione non guadagna valore mettendo il titolo in vendita perché il valore di mercato è più grande del prezzo di esercizio. Viceversa se il prezzo di esercizio dell’opzione è superiore al prezzo corrente di mercato del titolo, il venditore dell’opzione sarà a rischio di assegnazione.
Opzione Call
Vendere una opzione call dà il diritto al titolare di acquistare (in inglese “call”) un titolo da un venditore entro un determinato periodo di tempo. Se il prezzo di mercato del titolo è inferiore al prezzo di esercizio dell’opzione, il titolare della call non ha nessun vantaggio nell’acquistare il titolo ad un valore superiore a quello di mercato. Se il valore di mercato del titolo è più grande del prezzo di esercizio, il titolare può acquistare il titolo ad un prezzo inferiore a quello di mercato. Le opzioni call sono a rischio di assegnazione quando sono in the money oppure quando, in prossimità di un annuncio di dividendi, il valore estrinseco di questo tipo di opzione è inferiore a quello del dividendo.
Cosa succede a queste azioni?
Se viene assegnata una posizione short su opzioni call, il titolare si vedrà assegnare azioni short del titolo azionario. Per esempio, se le azioni della compagnia ABC vengono scambiate a 55 USD e la posizione short viene assegnata al prezzo di esercizio di 50 USD, la posizione short verrebbe convertita in azioni short a 50 USD. Il titolare del conto potrebbe quindi decidere di chiudere la posizione short riacquistando il titolo al prezzo di mercato di 55 USD. La perdita netta sarebbe di 500 USD per 100 azioni, meno il credito ricevuto per aver venduto inizialmente l’opzione call.
Se viene assegnata una posizione short su opzioni put, il titolare avrà una posizione long su azioni al prezzo di esercizio put. Per esempio, consideriamo il titolo di XYZ scambiato a 90 USD, al venditore di opzioni put in posizione short vengono assegnate azioni del titolo al prezzo di esercizio di 96 USD. Il venditore put è responsabile dell’acquisto delle azioni del titolo ad un prezzo di mercato superiore, ossia a quello di esercizio (96 USD). Nel caso in cui il titolare del conto decida di chiudere la posizione long sul titolo a 90 USD, la perdita netta sarebbe di 600 USD per 100 azioni, meno il credito ricevuto per aver inizialmente venduto l’opzione put.
Deficit di margine dovuto all’assegnazione delle opzioni
Come previsto dalla nostra politica sui margini, nel caso in cui l’assegnazione avvenga prima della scadenza e la posizione del pacchetto di azioni risulti in un deficit di margine, i conti saranno soggetti ad una liquidazione automatica che ha per fine quello di portare il conto entro il rispetto dei requisiti di margine. Le liquidazioni non includono solamente le azioni dalla posizione scelta su una determinata azione.
Inoltre, per i conti a cui viene assegnata una posizione short di un’opzione spread, IBKR non eserciterà l’opzione long detenuta nel conto. IBKR non può presumere le intenzioni del titolare di questa opzione in posizione long, e l’esercizio di una opzione long prima della sua scadenza farebbe perdere il valore temporale di quest’ultima.Tale valore potrebbe essere realizzato attraverso la vendita dell’opzione.
Esposizione al rischio a seguito della scadenza. Casi di operazione sul capitale e date di stacco della cedola
Interactive Brokers intende agire tempestivamente per mitigare rischi sulla base di eventi legati a operazioni sul capitale o date di scadenza delle opzioni (date di stacco della cedola). Per maggiori informazioni riguardo alla nostra politica sulle scadenze, la invitiamo a consultare l’articolo dal titolo “Liquidazioni legate a scadenza di opzioni e a operazioni sul capitale” presente sul nostro archivio Knowledge Base.
I titolari di conti dovranno fare riferimento al documento informativo dal titolo “Caratteristiche e rischi delle opzioni standardizzate” fornito da IBKR ad ogni cliente che abbia i requisiti per acquistare o vendere opzioni al momento della richiesta di iscrizione. Il documento indica chiaramente quali sono i rischi dell’assegnazione ed è anche disponibile online sul sito della OCC.